Mito Agito


Ho sviluppato la tecnica del Mito Agito seguendo un percorso a ritroso che dai miei primi approcci come DanzaMovimento Terapeuta mi ha portato alla coltivazione delle fragole sul Balcone. Da qui il legame con l’Agito, cioè, io mi agito, spesso, quando si tratta di lavare il passaggio del tram. E il Mito si comporta nuovamente come un agente di trasformazione, sia a livello conscio che a livello di senso disperso, ricongiunto, che ancora aspetta il cambiamento.

Le immagini sono i dati basilari di tutta la vita psichica e il modo privilegiato di accesso all’anima. L’uomo è in primo luogo un creatore di immagini, e la nostra sostanza psichica consiste di immagini, la nostra esperienza è l’immaginazione. E’ permettendo ai simboli emersi di esprimersi nella danza  e nel movimento, nel gesto e nell’azione che si può stimolare la spinta naturale verso la forma organizzata, in quanto è facendoli agire e non solo contemplandoli nella mente, che favoriamo, insieme all’evolversi del movimento, anche l’evolversi dei contenuti psichici profondi ad essi collegati,. La parte sana della natura umana tende alla buona forma, all’armonizzazione dei dettagli, alla configurazione più riconoscibile e gratificante, ed è al piacere del senso estetico che regala il movimento danzato che attingiamo le energie per la trasformazione verso la totalità.

Ed è in questa dimensione che agire il Mito, danzarlo, renderlo visibile nella forma che il corpo in movimento incarna, rappresenta la possibilità di esprimere quelle forze psichiche che sono  ad esso correlate a livello simbolico e che attraverso la sua azione possono diventare  concrete e reali. Il potere del mito stimola il gesto a usare la forza della metafora e del simbolo per poter rappresentare, ma anche ri-creare, ricercare cioè nell’azione non solo l’espressione del rimosso, ma anche le risorse inespresse, lasciandole emergere dai paesaggi interiori che si colorano di immagini e di emozioni perché possono venire rappresentati e agiti.
L’elaborazione del vissuto avviene attraverso il “fare”, poi può diventare pensiero. E’ il mondo del non verbale che ha bisogno della metafora, per far risuonare le corde dell’inconscio, ed è l’agire del corpo che ne permette la rappresentazione, ed è quindi anche nella possibilità del fiabare che i contenuti interni possono prendere forma, ma anche cambiarla in funzione della tendenza umana di recuperare l’armonia e l’equilibrio.

Immaginazione attiva applicata al movimento

 Ogni movimento che si origina da un impulso è causato sia da impressioni immediate che da una catena complessa di impressioni sensoriali, precedentemente sperimentate e rimaste immagazzinate nella memoria. L’azione esteriore è subordinata al sentimento interiore, le azioni corporee eseguite con coscienza immaginativa arricchiscono la vita interiore.

L’impulso al cambiamento può avvenire grazie alla possibilità di esprimere le immagini provenienti dal mondo interno e svilupparle nel movimento(esterno) per dare loro evoluzione e continuità, in modo da integrare maggiormente l’unità corpo-mente. L’elemento fondamentale della dmt è quindi dare forma alle emozioni, ai contenuti interni, alle parti-ombra che in questo modo vengono integrate nella coscienza, creando una trama espressiva e simbolica alle  fantasie, luoghi, percezioni, voci e visi che ci inseguono, paure, o desideri, cerchiamo di dar loro forma, ritmicamente, nello spazio, per renderli visibili , udibili e rappresentabili.

I gesti e la forza impiegata nei movimenti e il loro fluire costituiscono l’espressione agita della trance, in cui il corpo rappresenta la forma simbolica delle emozioni contenute nelle immagini e nei paesaggi interiori, che non hanno avuto ancora la possibilità di esprimersi in parole. è un’immaginazione attiva applicata al movimento.
Il gruppo rappresenta il contenitore protetto in cui rappresentare il mondo simbolico. Fornisce identificazioni, specularità, forme possibili, ma anche scambio, confronto e scoperta di nuove storie possibili, è il palcoscenico in cui  narrare la fiaba, in cui l’Eroe incontra il suo Mito.

Viaggio tra i Miti

“Viaggio tra i miti” è un particolare e affascinante percorso di conoscenza rivolto a tutti coloro che sono interessati ai risvolti simbolici del proprio atteggiamento esistenziale, inizia con un ciclo di esperienze tematiche aperte a tutti.
Il percorso intende esplorare il proprio mondo interno stimolato dalla suggestione evocata dall’incontro con il linguaggio simbolico espresso dal mito e dalla sua metafora. Grazie al corpo che “agisce” in forma coreografica le istanze psicologiche ed emotive emerse, le persone avranno modo, non solo di esternarle ed esprimerle attraverso il movimento, ma anche di ri-organizzarle in una forma integrata e appagante. La gratificazione e la rielaborazione, ottenute grazie al processo creativo ed alla sua espressione, favoriscono una migliore integrazione mente-corpo ed un conseguente benessere psico-fisico.

Dafne e la fuga dal corpo  
Da cosa fugge Dafne? Solo dalla bramosia dei suoi inseguitori, o anche dalla paura di scoprire le sue potenzialità nascoste? Se non conosco me stessa come posso incontrare l’altro, scoprirlo e scoprirmi? Forse è la paura dell’Incontro e della relazione che la spinge a scappare.

Persefone fanciulla e regina degli Inferi
Fanciulla “senza nome” ancora inconsapevole dei sui poteri (Kore), eterna adolescente passiva in attesa, dall’altra regina dell’Inconscio, capace di integrare i due mondi e di fare da guida a tutti coloro che si trovano in bilico tra mondo reale e mondo sotterraneo. Nelle stagioni della vita delle donne rappresenta la primavera, in cui ci si riattiva dopo momenti di perdita e di depressione.  

Afrodite Dea Alchemica
Ama la conoscenza, fa dono della sua bellezza e del suo amore, senza altri scopi se non l’amore stesso, ama per il piacere di amare, senza dipendenza. Lei non fa nulla per essere amata, bensì incarna l’amore, elargisce questo sentimento senza aspettarsi che arrivi dall’altro, come se permettesse all’altro di sperimentarlo attraverso Sè stessa.
 La bellezza di Afrodite,  rappresenta l’ armonia, la bellezza interiore e la creatività, è legata all’essere veri ed autentici, è lo scoprire sè stessi riflessi in ciò che si ama, per poi ancor più amare sé stessi, la vita, e l’amore.

 Lilith e la luna nera
Non solo il Femminile notturno e demoniaco ma anche l’altro aspetto di Eva, quello che non si lascia dominare dal Maschile e da esso temuto. Siamo di fronte al tema degli opposti (Eva-Lilith, Luce-Ombra, Maschile-Femminile, ecc.) che anche in questo caso ci parla di una grande risorsa, di due energie da non contrapporre ma da integrare perché è solo dal dialogo fra entrambe che l’energia creativa dell’essere vivente può emergere.

Artemide tra indipendenza e solidarietà
Vergine e cacciatrice, dea delle danze delle fanciulle e della luce, completamente indipendente dal maschile non ha bisogno della sua protezione. La sua precocità la rende un importantissimo simbolo di protezione e solidarietà fra le donne che a lei si ispirano. Ma dove la porta il suo antagonismo con il maschile? “Voglio correre sempre selvaggia nei miei boschi…”

Rielaborazione del proprio Mitologema
Incontri dedicati all’esplorazione del proprio mito personale attraverso la fiabazione, la danza e l’immagine, che verranno evidenziate all’interno delle esperienze e divenire in seguito un ulteriore percorso di approfondimento, sia personale che collettivo.